Rumi

Dal momento che te per amore conobbi,
molti giochi nascosti ho giocato con te.
Accostati dunque ebbro d’amore alla tenda del cuore,
ché questa tenda l’ho preparata per te.

Ai tanti “amorosi”, rapidamente abbozzati ma vividamente “occhieggianti”, che cento anni piu tardi faranno da sfondo all’incredibile sinimento emotivo di Hafez, corrispose in Rumi una sola concreta figura. Nella sua vita, tutta vissuta alla ricerca della Realta nascosta, fu Shams di Tabrīz, un derviscio errante, la chiave attesa che gli apriva i segreti piu reconditi. O almeno cosī lui voleva credere.

Rumi, con Sana’ī e ʽAttar, ha costituito la triade famosa dei grandi poeti persiani. Rumi ha detto: “ ʽAttar e lo spirito e Sanaʼī gli occhi. Io vengo dopo di loro”. Curiosamente furono tutti e tre “iniziati” in seguito all’incontro-scontro imprevisto con misteriosi dervisci di passaggio. Ma va detto che Shams di Tabrīz ha ben maggiore consistenza e referenze indiscutibili.

Rumi ha vissuto trentasette anni prima di scoprirsi capace di amorosa follia. Dopo l’incontro fatale con Shams, alcuni anni di fuoco eun mare di poesia mistica. Vedremo questi anni, che hanno segnato, rendendola straordinaria e inimitabile, la vita del “nostro Maestro” (Maulānā in lingua turca), un musulmano-ilosofo dall’indole tollerante e buona, avviato sin da bambino sulla via del suismo da un padre-shaykh molto energico. Senza l’irruzione di Shams nella sua vita,Rumi sarebbe ricordato solo per la malinconica e dotta propensione alle fantasticherie, e per la capacita di annullarsi, fuggendo cosī da se stesso e dal mondo, in una sua danza roteante sulle onde della musica del flauto di canna.